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Contagi sul lavoro, aumento durante la seconda ondata

Come comunicato dal report mensile dell'Inail, il quadrimestre ottobre 2020-gennaio 2021 ha fatto registrare un impatto dei contagi più intenso

Sono 147.875 le infezioni di origine professionale segnalate all’Istituto al 31 gennaio scorso, 16.785 in più rispetto al mese precedente (+12,8%). Salgono anche i decessi, 461 (+38 rispetto al 31 dicembre). Come rilevato dal 13esimo report nazionale elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, con oltre 92mila contagi il quadrimestre ottobre 2020-gennaio 2021 incide per il 62,3% sul totale delle infezioni di origine professionale denunciate all’Inail dall’inizio della pandemia, rispetto agli oltre 50mila casi registrati nel trimestre marzo-maggio 2020, pari al 34,2%.

Per quanto riguarda il periodo complessivo della pandemia, le denunce sono concentrate soprattutto nei mesi di novembre (25,3%), marzo (19,2%), ottobre (15,9%), dicembre (15,1%), aprile (12,4%) e gennaio 2021 (6,0%), per un totale del 93,9%, mentre il rimanente 6,1% riguarda gli altri mesi del 2020. Si registrano più contagi tra le donne, e nella fascia 50-64 anni. La quota femminile sul totale, infatti, è pari al 69,6% e sale al 70,4% per i casi avvenuti in gennaio, e il 42,1% delle infezioni di origine professionale denunciate riguarda questa fascia di età.

La categoria dei lavoratori in ambito sanitario è quella più coinvolta dai contagi,  ma altre professioni particolarmente colpite sono quelle degli impiegati amministrativi, degli addetti ai servizi di pulizia, dei conduttori di veicoli e dei direttori e dirigenti amministrativi e sanitari.

Fonte: Inail

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