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Daytime cleaning, i risultati del seminario EFCI

Lo scorso 27 giugno EFCI, la Federazione europea delle imprese di pulizia industriale, ha organizzato a Bruxelles un seminario sulle pratiche di daytime cleaning in Europa. Esperti del settore si sono riuniti per discutere di quello che è uno dei principali driver di cambiamento per il mondo del cleaning. Da diversi anni, il tema del daytime cleaning è al centro del dibattito nel settore delle pulizie industriali. Se in alcuni Paesi tale modalità è una realtà ormai consolidata, in altri stenta ad affermarsi su larga scala. Potrebbe rappresentare una soluzione efficace e realistica per il futuro dell’intera industria? Per discutere di questa prospettiva, e contribuire al dibattito pubblico sulle sfide del settore, EFCI ha organizzato a Bruxelles un seminario dal titolo “Daytime cleaning in practice: a new reality for the European cleaning industry” (Il daytime cleaning all’opera: una nuova realtà per l’industria europea del cleaning). Il seminario ha visto la partecipazione di deputati europei, rappresentanti dell’industria, stakeholders del mondo dell’economia e delle parti sociali, riuniti per fare luce sulle specificità di tale modello organizzativo e discutere di best practices provenienti dal settore pubblico e da quello privato. Questo dibattito è una delle priorità del dialogo sociale europeo che EFCI anima, e dimostra la convinzione con cui la federazione europea considera tale dialogo come strumento per far migliorare dall’interno le condizioni del settore. “Il settore delle pulizie industriali è fondamentale per le nostre collettività, e richiede un’attenzione e un impegno condivisi per accelerarne la transizione ecologica e tecnologica”, hanno affermato l’onorevole Pina Picierno, vice Presidente del Parlamento europeo, e le eurodeputate Sylvie Brunet e Svenja Hahn nel corso dei saluti introduttivi. Nel successivo dibattito il Presidente di EFCI Lorenzo Mattioli e l’eurodeputato Ilan de Basso hanno convenuto sulla necessità di un cambio di paradigma – a livello legislativo e di prospettiva – al fine di permettere al daytime cleaning di contribuire a rafforzare la visibilità del settore. Terminati gli interventi istituzionali, i partecipanti hanno assistito ad una presentazione tecnica da parte di Marc Guerrien, esperto della federazione francese FEP membro di EFCI, che ha illustrato le diverse tipologie di “daytime cleaning”. I dati forniti dimostrano come l’adozione di tale modello non possa ridursi a un semplice cambio di pianificazione oraria, ma comporti una serie di adattamenti strutturali che vanno accuratamente definiti e concordati con il cliente.

Esempi nei settori pubblico e privato in Europa

La parte centrale dell’evento è stata dedicata alla presentazione di due best practices, casi concreti di di passaggio a un modello operativo di daytime cleaning nel settore pubblico e in quello privato; nello specifico, negli uffici di un’amministrazione pubblica regionale in Germania e presso i locali (sportivi e amministrativi) della Juventus FC, a Torino. Rappresentanti delle organizzazioni committenti e delle aziende fornitrici del servizio di pulizia hanno illustrato la loro esperienza, presentando gli aspetti positivi e le problematiche che si sono verificate nella messa in atto delle nuove modalità di intervento. Dagli interventi dimostrati è apparso chiaro come l’elemento comune sia la necessità di preparare accuratamente il passaggio al daytime cleaning, tenendo conto delle specificità di ciascun cliente e delle caratteristiche proprie al campo di intervento. A conclusione dei lavori, il Presidente Mattioli ha partecipato a un panel con i rappresentanti delle aziende e dei committenti invitati a presentare i loro casi e con Mark Bergfeld, direttore della federazione sindacale europea del settore UNIEuropa. “Il lavoro in giornata può contribuire a migliorare significativamente le prospettive del nostro settore, aumentandone la visibilità e la sostenibilità, sociale e ambientale. Ma l’eventuale passaggio al daytime cleaning deve rimanere il frutto di una libera scelta tra le parti che sottoscrivono il contratto di pulizia, che rimangono le uniche a poter decidere se tale modello risponde meglio alle loro rispettive esigenze. Da parte nostra, chiediamo alla politica di riconoscere la specificità del settore del cleaning, riflettendola nella legislazione – ad esempio nelle disposizioni relative agli appalti pubblici. La committenza pubblica può avere un impatto notevole nella diffusione del daytime cleaning se si impegna a promuovere modelli innovativi, con elevati standard di qualità e più sfidanti, invece di continuare a seguire un approccio unicamente basato sul prezzo”, ha commentato Mattioli. EFCI continuerà a lavorare nei prossimi mesi per portare al centro del dibattito europeo i temi del settore del cleaning, un settore vitale per garantire il benessere e la sicurezza della collettività e lo svolgimento efficace delle attività economiche.

Maurizio Pedrini

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