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Nel segno della continuità

Spetta a Francesco Pasquini, nuovo Presidente di AFIDAMP, traghettare l’associazione fino alle elezioni del 2026. Obiettivo principale del nuovo corso, portare avanti i numerosi e innovativi progetti sviluppati dall’Associazione

Lo scorso 24 marzo, il Consiglio direttivo di AFIDAMP ha nominato alla presidenza Francesco Pasquini, a seguito delle recenti dimissioni di Giuseppe Riello, dovute a motivi legati ad incompatibilità con altri incarichi istituzionali, che ricopriva tale ruolo dal 2017. Il neo eletto resterà in carica fino al mese di giugno 2026. Quarantacinquenne, Amministratore Delegato del gruppo LUCART, Pasquini ha alle spalle una lunga esperienza nell’area commerciale e marketing dell’azienda. Attivo in AFIDAMP da nove anni, prima come consigliere e poi come vicepresidente, ha affrontato il nuovo impegno con grande disponibilità e serenità. Lo abbiamo incontrato subito dopo l’elezione per rivolgergli alcune domande.

Dopo anni alla vicepresidenza di AFIDAMP è giunta la nomina a Presidente. Come è maturato l’incarico e con quale spirito affronta questa importante responsabilità? 

Il Consiglio Direttivo, dopo il necessario confronto, ha deciso all’unanimità di affidarmi la presidenza per traghettare assieme l’associazione fino alla scadenza naturale del mandato, che avverrà con l’approvazione del bilancio 2025. In stretta sinergia con i due nuovi vicepresidenti, Giuseppe Del Duca (Macchine) e Roberto Galli (Distributori), affrontiamo questo incarico nel segno della massima continuità d’azione con quanto fatto negli ultimi anni sotto la presidenza Riello.

Quali propositi intende sviluppare prioritariamente durante il suo mandato?

L’obiettivo principale è quello di continuare il grande lavoro intrapreso in questi ultimi anni da AFIDAMP, che ha portato l’associazione ad essere sempre più considerata come un punto di riferimento sia per le aziende del nostro settore, sia per le Istituzioni, con cui il dialogo è diventato davvero costante. Infatti, grazie all’intenso lavoro del Direttore Verrienti, dello staff e dei Gruppi di Lavoro, sono stati portati avanti davvero parecchi progetti innovativi, che tutto il comparto ci riconosce. Ne è riprova il numero sempre crescente di aziende che chiedono di entrare a far parte della nostra associazione (ben 21 nuovi associati solo nel 2024). Grande dinamismo, inoltre, viene anche dall’organizzazione dei nuovi focus team partiti recentemente.

Ci può raccontare nel dettaglio i progetti più significativi ai quali state lavorando?

I progetti che stiamo portando avanti sono diversi. Uno è l’Italian Alliance for Cleaning Excellence, il quale mira a creare un marchio di qualità per valorizzare le aziende italiane del settore del cleaning a livello internazionale. Le fasi strategiche prevedono la redazione di un disciplinare con criteri di valutazione, attualmente in fase di elaborazione, e un piano di comunicazione e marketing attraverso piattaforme digitali e non. Un altro progetto riguarda la stesura di una bozza di un nuovo standard IEC, relativo quindi a tecnologie elettriche ed elettroniche, basato sulla norma francese AFNOR. Attualmente è stata affrontata e conclusa la sezione dedicata al testing dei Dispositivi di Disinfezione a Vapore. I prossimi passi vedono il coinvolgimento di un laboratorio specializzato per i test di microbiologia. Inoltre sono ripresi i lavori con INAIL e  Confimi per un progetto dedicato sulla qualità dell’aria e la pulizia di sostanze pericolose nei luoghi di lavoro. L’iniziativa mira a sensibilizzare sull’uso di sistemi di aspirazione certificati LMH (IEC EN 60335-2-69) e filtri HEPA (EN1822) nei settori ad alto rischio come costruzioni, agroalimentare, legno e metalmeccanica.

Maurizio Pedrini

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