Disinfestazione tra normativa, innovazione e sostenibilità
Il mercato della disinfestazione in Italia è in forte evoluzione, spinto da normative più rigide, nuove tecnologie e una crescente sensibilità ambientale. Ne abbiamo parlato con Francesco Nicassio, dottore forestale ed esperto in entomologia urbana, vincitore della Selfie Challenge organizzata da Dimensione Pulito in occasione di ISSA Pulire.
Il mercato cresce, ma cambia direzione
Negli ultimi anni si assiste a una trasformazione profonda del settore. I principi attivi disponibili si riducono, mentre aumentano le restrizioni normative e l’attenzione per la sostenibilità. Gli investimenti delle aziende si orientano su strumenti digitali, trappole connesse, applicazioni di precisione e prodotti naturali a basso impatto ambientale. Secondo Nicassio, la disinfestazione del futuro sarà sempre più tecnologica e integrata, con una crescita sostenibile basata su soluzioni ecologiche e digitali.
Strategie integrate per contenere i rischi sanitari
Con l’aumento delle infestazioni da roditori e insetti vettori, cresce anche il rischio di diffusione di malattie zoonotiche. Per ridurre la trasmissione di patogeni, secondo Nicassio è fondamentale intervenire sugli equilibri ambientali che regolano la crescita delle popolazioni infestanti. Azioni come la gestione dei rifiuti, la manutenzione del verde e la riduzione degli accessi agli edifici si rivelano più efficaci di un approccio puramente chimico. Il ruolo del disinfestatore professionale si evolve: è oggi un gestore esperto del territorio e delle sue dinamiche ecologiche.
Formazione: una necessità ancora poco strutturata
La normativa europea sui biocidi richiede che i prodotti vengano applicati solo da operatori professionali formati. Tuttavia, in Italia manca ancora un percorso formale che rilasci un’attestazione abilitante riconosciuta. Le competenze oggi richieste spaziano dalla sicurezza alla biologia degli infestanti, fino alla conoscenza normativa e all’uso corretto dei biocidi. La formazione è affidata a enti e aziende private, ma manca un coordinamento nazionale che garantisca uniformità e qualità nei contenuti.
Verso una disinfestazione più sostenibile e intelligente
Le innovazioni più promettenti riguardano sia i prodotti che le tecnologie. Tra le soluzioni a basso impatto spiccano gli estratti vegetali, le polveri minerali e l’impiego di insetti utili. Sul fronte tecnologico, stanno emergendo trappole intelligenti dotate di sensori, software gestionali e tecniche applicative sempre più mirate. L’integrazione di microrganismi antagonisti e sistemi di monitoraggio digitale consente interventi più precisi e meno invasivi, rafforzando l’efficacia dell’approccio integrato, che si conferma il modello di riferimento per una disinfestazione professionale moderna.
Secondo Francesco Nicassio, l’innovazione non può prescindere dalla formazione e da un’evoluzione culturale del settore, dove la competenza tecnica, la visione sistemica e la sostenibilità diventano il cuore della professione.
a cura della redazione