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Un confronto sull’importanza della qualità dell’aria indoor

Abbiamo incontrato il presidente di Aiisa, ingegner Gregorio Mangano, per tracciare un bilancio dell’evento e parlare delle prospettive dell’Associazione italiana igienisti aeraulici

di Maurizio Pedrini

“Salute e benessere: ripartiamo dalla qualità dell’aria indoor”. È stato questo il tema al centro della due giorni di dibattito tenutasi a Padova dal 6 all’8 luglio in occasione dell’annuale Convegno ANAM13 (Aiisa Nadca Annual Meeting), che si è svolto nella sala convegni dell’Hotel Crowne Plaza. All’evento hanno preso parte numerosi soci, provenienti da tutta Italia, dell’Associazione italiana igienisti sistemi aeraulici, alla quale fanno capo le aziende che si occupano di ispezione, manutenzione e bonifica di impianti aeraulici. Al termine dell’evento abbiamo incontrato Gregorio Mangano, presidente di Aiisa, che ce ne ha raccontato gli aspetti più interessanti:

ANAM13 è stato un successo sotto tutti i punti di vista: in particolare la tavola rotonda condotta dal prof. Cecchi Paone è risultata interessante per i contenuti e gradevole nella forma. Cosa è emerso?

“Premetto che, in effetti, la partecipazione di iscritti a questa edizione di ANAM è stata davvero straordinaria, considerando il contesto assai complicato e il fatto che l’evento si è svolto nel mese di luglio, tradizionale periodo di ferie per molti. Oltre alle presenze davvero ragguardevoli di iscritti, anche le connessioni da remoto sono state importanti. In effetti, il format è piaciuto ai nostri associati e abbiamo ricevuto tantissimi complimenti. Credo che da questa due giorni sia emersa in particolare la volontà di Aicarr, Assofrigoristi e Afidamp di lavorare assieme ad un protocollo che indentifichi una comune metodologia di lavoro, che permetta a Assofrigoristi di effettuare la manutenzione degli impianti in modo corretto e ad Aiisa di effettuarne l’ispezione e la sanificazione nel modo migliore possibile. Il tutto grazie ad una maggiore consapevolezza, da parte dei progettisti di Aicarr che gli impianti aeraulici da essi progettati dovranno poi essere mantenuti, ispezionati e sanificati in modo funzionale ed efficace, a tutela della salute di tutti noi, che frequentiamo ambienti indoor per gran parte della nostra giornata, respirando l’aria emessa da queste strutture. So che questa mia riflessione, per certi aspetti, potrà apparire quasi ovvia, ma il nostro intento prioritario è proprio quello di dare il massimo risalto possibile a questi elementi, migliorando il lavoro di tutti attraverso un indispensabile e costante confronto”.

Purtroppo si ha la sensazione che, nel nostro Paese, la strada da percorrere per arrivare ad una completa presa di coscienza sull’importanza della manutenzione, pulizia e sanificazione delle condotte dell’aria sia ancora lunga. Perchè?

“Il motto di Aiisa, “qualità e conoscenza”, esprime bene la consapevole connessione tra i significati di queste due parole: soltanto con il continuo aggiornamento tecnico, sia delle aziende operatrici che dei fruitori, si potrà centrare lo scopo. Personalmente, ritengo che i fattori in gioco, rispetto al comportamento non ancora consapevole di istituzioni e opinione pubblica rispetto alla tematica a noi cara, siano sempre gli stessi: informazione, cultura, consapevolezza. Non vi è ancora una sufficiente presa di coscienza circa gli effetti dannosi di una cattiva manutenzione igienica degli impianti aeraulici per la salute delle persone. Se la correlazione diretta causa-effetto fosse chiara, conclamata e riconosciuta, si farebbero certamente più controlli e interventi di sanificazione, perché credo che nessuno di noi voglia ammalarsi e per questa ragione siamo tutti disposti a recarci dal miglior medico, spendendo soldi. Il secondo aspetto è squisitamente economico: bisogna finalmente capire che, se si effettuano interventi periodici di controllo e sanificazione delle condotte dell’aria, alla fine si spende meno, perché si evitano costose conseguenze in termini di patologie e spese per cure mediche”.

Nel corso di ANAM13 è stato presentato e consegnato ai presenti il documento contenente le Linee guida per la gestione delle emergenze sanitarie nelle RSA: è soddisfatto?

“Sono molto soddisfatto e orgoglioso dei risultati di questo grande sforzo sostenuto da Aiisa, che si rivela di assoluto interesse proprio perché rivolto principalmente alla piccole e medie strutture socio-assistenziali per anziani che, diversamente, non saprebbero come gestire gli interventi. Si tratta, spesso, di realtà dove opera una persona che necessita di essere guidata; questo può essere fatto mettendo a sua disposizione una semplice documentazione, magari una check list, presente in appendice al documento. Essa consente infatti a chi si fa carico di tale delicata responsabilità, trovandosi a gestire una situazione di rischio potenziale, di decidere se contattare o meno un professionista per chiedere il suo intervento”.

Quali sono gli obiettivi che Aiisa intende perseguire nel prossimo futuro?

“Due su tutti, entrambi impegnativi e ambiziosi: rafforzare al massimo il rapporto di collaborazione con le altre associazioni su progetti specifici e, nel prossimo anno, sviluppare il confronto e la divulgazione informativa e scientifica, coinvolgendo direttamente il mondo della medicina, perché i medici rappresentano i nostri primi, fondamentali interlocutori”.

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