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L’impegno di Trenitalia: viaggiare in massima sicurezza

Trenitalia è stata la prima impresa ferroviaria al mondo a ottenere la Biosafety Trust Certification, che riconosce le best practices adottate in materia di controllo delle infezioni a bordo, secondo lo schema certificativo ideato da RINA. A colloquio con il dottor Marco Caposciutti, Responsabile della Direzione Tecnica della Società del Gruppo FS italiane

di Maurizio Pedrini

Il periodo più difficile della pandemia è forse alle spalle; anche Trenitalia del Gruppo FS italiane, lo ha affrontato con grande determinazione, agendo in stretta sinergia con le imprese di pulizia operanti al servizio del prestigioso marchio, con l’obiettivo di implementare le procedure di sicurezza. I servizi di pulizia e sanificazione sui treni in gestione, sono stati notevolmente rafforzati,  offrendo inoltre  una completa  gamma di prodotti e dispositivi di protezione individuale ai viaggiatori. Abbiamo chiesto di parlarcene, in questa intervista, al dottor  Marco Caposciutti, Responsabile della Direzione Tecnica di Trenitalia.

Esaminiamo brevemente le molteplici iniziative intraprese da Trenitalia per garantire la massima sicurezza igienica ai propri viaggiatori sull’intera flotta durante la pandemia. Come vi siete mossi per garantire, attraverso ulteriori interventi mirati di pulizia e sanificazione, e raggiungere al meglio questo obiettivo?

“In primo luogo sono stati incrementati e potenziati gli interventi di sanificazione e igienizzazione dei treni e di tutti gli spazi utilizzati dai viaggiatori con perossido di idrogeno o acido ipocloroso. Tutte le carrozze sono dotate di dispenser con gel igienizzante e, con l’obiettivo di migliorare il ricambio dell’aria, oltre a filtri più performanti è stata implementata una modifica ai treni per mantenere le porte di entrata e uscita sempre aperte durante le soste in stazione”.

Quali procedure e protocolli sono stati implementati con le diverse ditte di pulizie che operano al vostro fianco gestendo l’appalto dei servizi di pulizia? Con quali risultati?

“Grazie agli accordi e alla definizione di protocolli con le imprese dei servizi di pulizie sono stati programmati interventi di pulizia e sanificazione con nuove tecnologie. Gli investimenti complessivi per pulizie e sanificazioni sono aumentati con l’obiettivo di elevare il livello di qualità e prestazioni attese. Non solo sui treni ma anche negli impianti di manutenzione, nei locali utilizzati dal personale di Trenitalia, negli spazi aperti al pubblico e negli uffici”.

In particolare, a bordo delle Frecce è stato distribuito il safety kit gratuito. Qual è stata la filosofia che ha ispirato questa scelta e che riscontro avete ottenuto da parte dell’utenza?

“La sicurezza sanitaria è stata sempre messa al primo posto e il safety kit aveva l’obiettivo di garantire ai passeggeri un viaggio sicuro. I ritorni da parte dell’utenza sono stati particolarmente incoraggianti e positivi, a conferma della grande importanza attribuita alla pulizia e sicurezza delle carrozze, specialmente in questo periodo, così difficile e delicato, che vede il tema della massima igiene al centro di qualsiasi strategia di prevenzione del virus SARS Cov2”.

Che suggerimenti ha dato il Gruppo FS ai passeggeri per contribuire concretamente al raggiungimento dell’obiettivo della massima sicurezza e salubrità igienica? Con quali riscontri? È stata realizzata una formazione specifica del personale ferroviario per affrontare nel miglior modo possibile questa impegnativo percorso?

“Le indicazioni concrete sono molteplici e tutte illustrate attraverso i vari canali di informazione: dalle indicazioni su porte di entrata e uscita al fine di limitare gli incroci tra le persone, al distanziamento a bordo dei treni secondo le percentuali di capienza massima stabilite dalle norme, all’installazione di distributori di gel igienizzante, all’obbligo di indossare la mascherina e non ultimo l’obbligo del green pass rafforzato”.

Trenitalia è stata la prima impresa ferroviaria al mondo a ottenere la Biosafety Trust Certification, volta a riconoscere concretamente le best practices adottate in materia di prevenzione e controllo delle infezioni durante la permanenza a bordo, secondo lo schema certificativo ideato dal RINA. Ci può presentare le caratteristiche che rendono particolarmente importante e attendibile questa certificazione?

“La certificazione è attendibile in quanto ottenuta a seguito di un accurato processo di valutazione da parte di RINA, un ente esterno specializzato in certificazioni di processi delle procedure/protocolli definiti e soprattutto della loro attuazione. Ad esempio sono stati eseguiti da parte dell’ente certificatore numerosi controlli sul livello di pulizia e sanificazione, sulle procedure adottate, sui prodotti utilizzati e sulle attrezzature. Questi controlli sono stati eseguiti su molti treni di tutte le tipologie, molti impianti e uffici distribuiti su tutto il territorio nazionale dove opera Trenitalia. La certificazione ha comportato sia una verifica dei processi sia la verifica di come sono attuati in concreto”.

Quali requisiti selettivi e di qualità avete dovuto sostenere per approdare a questo prestigioso traguardo?

“Direi soprattutto la coerenza tra quanto stabilito dai protocolli e quanto realizzato in pratica su tutto il territorio nazionale e su tutte le tipologie di collegamenti, Alta Velocità, Intercity e Regionali”.

Sempre riferendoci alla sicurezza e prevenzione delle infezioni, che non riguarda solo la prevenzione del SARS CoV2, quali procedure sono state potenziate per migliorare l’efficienza, l’igiene e la sanificazione dei treni? Possiamo analizzarle dettagliatamente?

“Quanto espresso sinora ha sicuramente valenza per la SARS CoV2 ma anche per altre tipologie di infezioni; a questo si aggiunge l’attenzione sempre alta per la prevenzione dalla legionella con le attività di trattamento periodico per clorazione dell’impiantistica dei bagni dei treni e degli impianti. Inoltre sono state intensificate le pulizie periodiche dei filtri dell’aria degli impianti di climatizzazione con vantaggi non solo per la SARS CoV2, ma anche per la qualità dell’aria in generale”.

Quali investimenti, in termini di prodotti chimici, tecnologie e risorse del personale ha comportato l’adozione di queste nuove strategie, in tempi di riduzione degli introiti da viaggi?

“In generale, sono stati investiti ingenti risorse in attrezzature o nuovi prodotti, come i nebulizzatori per acido ipocloroso. Questo ha comportato uno squilibrio, ma è stato necessario perché la sicurezza viene al primo posto e riteniamo che sia un investimento nella fiducia dei clienti per il futuro”.

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