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Le zanzare a scuola

I Corsi di Formazione per i professionisti e l’Educazione Ambientale per gli studenti sono gli strumenti adeguati per avere un grado di salubrità adeguata negli ambienti scolastici

In Italia ci sono poco più di 40.000 scuole di cui il 60% sono da ascriversi alle primarie e all’infanzia a cui aggiungere le realtà private e le università. Questo insieme di edifici rappresentano il futuro culturale, tecnologico e scientifico della nostra nazione. Al di là della didattica non è possibile trascurare l’aspetto burocratico e gestionale di cui ci occuperemo per quanto riguarda gli aspetti organizzativi con riferimento ai contesti igienico-sanitari. Quanto premesso vuole sottolineare la complessità del sistema scuole per dare la giusta chiave di lettura al fatto che cercherò di indicare il pericolo che le zanzare potrebbero rappresentare per chi a vario titolo frequenta questi edifici.

Il Regolamento Sanitario Internazionale prevede che l’area aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche “roditori e insetti”. Aggiungerei due cose: la prima che l’attenzione dovrebbe essere particolarmente concentrata sui vettori di malattie veicolati da insetti volanti in quanto capaci di trasferimenti ben oltre i 400 m. Ad esempio le zanzare riescono a cimentarsi in distanze intorno al chilometro soprattutto se favorite da Eolo l’imprevedibile dio dei venti. La seconda che l’attenzione ai vettori (di virus in particolare) dovrebbe estendersi anche agli edifici “sensibili” quali ospedali e naturalmente le scuole.

CHE COS’È LA FEBBRE DENGUE 

È una malattia infettiva supportata da un Arbovirus, trasmessa all’uomo dalla puntura di zanzare del genere Aedes, con un decorso in genere benigno e con una sintomatologia simile all’influenza che può diventare mortale nella forma emorragica.

CONCLUSIONE 

Dopo aver esaminato il modo delle zanzare come vettori di virus e in particolare del Dengue che in questo periodo ha messo in stato di allarme aeroporti e porti non dobbiamo dimenticare che in queste comunità ciclicamente scattano allarmi per formiche, vespe, blatte, acari, senza contare topolini, ratti e ultimamente anche piccioni. Per cui l’allarme dengue può essere un’occasione per una revisione critica dei piani di sanificazione.

Questi “pericoli” comportano “rischi” differenti da latitudine a latitudine, da specifici contesti meteorici e ambientali (ad esempio la vicinanza a porti, aeroporti, aree turistiche), ma tutti se la devono vedere con la pandemica carenza di fondi. Dato che la salute è un bene da salvaguardare direi che per contenere i costi e in parallelo avere un grado di salubrità adeguata, basata anche sulla prevenzione e i monitoraggi, l’unica soluzione a mio giudizio, si basa sulla ottimizzazione delle risorse e su una eccellente organizzazione formalizzate da disciplinari particolarmente dettagliati in grado di integrare le varie professionalità. 

Il tutto deve o dovrebbe avvalersi di Corsi di Formazione Professionali ed essere materia di Educazione Ambientale per gli scolari e gli studenti. 

Graziano Dassi

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