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Prevenzione nel mondo della scuola

Tutte le attività portate avanti dalle strutture centrali e territoriali dell’Inail nel corso dell’anno scolastico 2022-2023 per promuovere la diffusione della cultura della salute e sicurezza tra gli studenti

Giunto alla sua ottava edizione, il Dossier scuola 2023 raccoglie i frutti di un percorso sempre più ricco e consolidato sotto diversi aspetti. Le iniziative che qui vengono descritte raccontano l’esperienza che l’Inail ha maturato negli anni nella progettazione e realizzazione di azioni informative e formative rivolte al mondo della scuola sempre più mirate ai bisogni emergenti rispetto ai contenuti trattati e alle metodologie didattiche utilizzate. “Il contributo che l’Istituto offre nel promuovere la cultura della salute e della sicurezza tra gli studenti e le diverse figure che operano nella scuola è sempre più incardinato nella logica del networking e in una cooperazione interistituzionale di qualità, indispensabile per pianificare azioni di prevenzione efficaci”, afferma Ester Rotoli, direttore centrale prevenzione Inail.

Questa consapevolezza è emersa più volte durante il Forum della prevenzione – Made in Inail, evento con il quale nel corso del 2023 l’Istituto ha promosso in tutte le sue sedi regionali occasioni di ascolto e di dialogo sociale e istituzionale volte a riflettere sui temi della salute e sicurezza dei lavoratori e a favorirne il miglioramento e il benessere.

Durante il Forum il direttore centrale Prevenzione, Ester Rotoli, ha illustrato il ruolo svolto dall’Inail per promuovere la salute e la sicurezza all’interno di uno scenario in rapida trasformazione per effetto delle transizioni verde, digitale e demografica, in cui ai rischi tradizionali si aggiungono i rischi emergenti che derivano dai nuovi modelli di produzione e di organizzazione del lavoro. In questo contesto, ha sottolineato Rotoli, “il Piano nazionale di ripresa e resilienza è una leva attraverso la quale è possibile favorire la competitività affrontando la sfida delle trasformazioni, con le sue priorità trasversali della parità di genere, della protezione dei giovani e del superamento dei divari territoriali, che accompagnano anche le azioni promosse dall’Istituto lungo tre direttrici: promuovere la collaborazione istituzionale e il dialogo sociale, incrementare il capitale salute e sicurezza di lavoratori e aziende e diffondere la cultura della prevenzione nella scuola”.

In questo scenario, un’attenzione particolare è stata dedicata anche alla realtà della scuola e alla formazione e sensibilizzazione degli studenti, quali futuri lavoratori, sulle tematiche di salute e sicurezza, approfondendo le progettualità realizzate o da potersi realizzare in base alle caratteristiche del contesto e alle evoluzioni attuali.

Nelle tavole rotonde incentrate su diversi focus che riguardano le realtà scolastiche e che hanno ospitato numerosi partner ed esponenti di realtà istituzionali e accademiche, ci si è confrontati sul significato di “prevenzione”. Una nozione che pur partendo dall’ambito della salute e della sicurezza non può essere riservata a tempi e spazi circoscritti, ma è da intendere come un atteggiamento personale e collettivo con una valenza ampia e integrata, dove il miglior investimento è sempre quello che viene fatto sulla “persona”. Fare prevenzione significa veicolare il cambiamento voluto, sapendo che il messaggio di cura e attenzione verso se stessi e gli altri diventa tanto più credibile e convincente per i ragazzi quanto più è non solo trasmesso, ma vissuto in prima persona da chi lo veicola. Di questa finalità educativa, che guarda alla protezione e alla sicurezza come forme di diritti per tutti, la scuola rappresenta senz’altro il setting privilegiato, in quanto rivolge uno sguardo sia al presente che al futuro ed è dunque punto di congiunzione tra due dimensioni temporali.

Il sistema scolastico ha il compito di presidiare e anticipare le trasformazioni della società. Pertanto, diventa non solo fondamentale progettare gli interventi di oggi sulla base dell’analisi e della diagnosi dei rischi futuri, ma, come è stato più volte ribadito durante il Forum della prevenzione, è necessario individuare nuove forme di linguaggio che riescano a colmare la distanza con le giovani generazioni, accentuata dalle tecnologie. Sappiamo bene che quella di oggi è una realtà complessa. Cercare linguaggi, adottare le tecniche di narrazione e i codici comunicativi dei giovani, ascoltarli, diventa l’unico modo per trasmettere loro non solo conoscenze ma scale di valori.

Per fare questo, bisogna dunque pensare a un nuovo concetto, quello della “pre-prevenzione”, continua Ester Rotoli.. Una prevenzione che già in premessa parta dal coinvolgimento dei ragazzi, da sperimentazioni fatte da loro e con loro, in un approccio metodologico in cui gli studenti siano allo stesso tempo fruitori e destinatari da una parte, attori e protagonisti dall’altra. Per stimolare un apprendimento attivo, che offra loro la possibilità di esprimersi.

Le nuove iniziative vanno progettate anche con l’obiettivo di quantificare i risultati e di utilizzare l’integrazione tra ricerca e campo applicativo della prevenzione e della formazione, per realizzare prodotti sempre più efficaci e vicini ai destinatari.

Su questa direzione, l’Inail prosegue il suo impegno anche alla luce delle politiche di prevenzione e delle previsioni di sviluppo definite nel medio-lungo termine all’interno del Piano triennale per la prevenzione 2022-2024, in linea con la Strategia europea per la salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027 e con l’Agenda Onu 2030.

Le reti di collaborazioni con i diversi partner e gli organi istituzionali risultano centrali per rafforzare l’impegno dell’Istituto. Con la legge n. 85/2023 entrata in vigore a luglio, l’Inail vede integrare i propri compiti attraverso la gestione del Fondo per l’indennizzo dei familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative e durante i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto), insieme all’estensione della tutela assicurativa degli studenti e del personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore. La legge interviene anche sulle attività preventive e di monitoraggio a tutela degli studenti impegnati nei Pcto, un target a cui l’Istituto aveva già rivolto un’attenzione specifica all’interno del protocollo sottoscritto il 26 maggio 2022 con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, l’Ispettorato nazionale del lavoro e il Ministero dell’Istruzione, che prevede attività di formazione e aggiornamento.

a cura di Cristina Cardinali

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